“La città flessibile”: una visione responsabile dell’abitare contemporaneo

Il contributo del Segretario Nazionale dell’APPC Mario Fiamigi, pubblicato su Il Sole 24 Ore – Norme & Tributi, si inserisce con coerenza nelle linee strategiche dell’Associazione: difendere il diritto all’abitare, promuovere uno sviluppo urbano armonico e tutelare la funzione sociale della proprietà immobiliare.
Con taglio colto ma concreto, Fiamigi affronta il tema del disordine che attraversa oggi le nostre città, partendo da un parallelo con l’utopia urbanistica descritta dall’architetto Pablo Sendra: in Italia, osserva, il disordine urbano non è una provocazione teorica ma una realtà quotidiana.
Case green tra illusioni e norme contraddittorie, regimi di sanatoria incoerenti, affitti brevi che svuotano le città di residenti, giovani esclusi dal mercato immobiliare: il quadro è allarmante. Una recente indagine Datasinc mostra chiaramente come i giovani siano tagliati fuori dal sogno della casa, mentre il mercato resta appannaggio degli over 65.
Eppure, Fiamigi non si limita alla critica. Propone un’alternativa concreta: una visione dell’abitare fondata su un modello di economia sociale della casa, in cui la piccola proprietà svolge un ruolo di presidio civile e inclusivo, contro ogni logica puramente speculativa.
Il rischio, conclude, è che si costruiscano case ma non si costruiscano più città. Un destino che non serve alla piccola proprietà e non serve all’interesse collettivo.
👉 Un invito a riflettere, ma anche ad agire. L’APPC continuerà a portare avanti questa battaglia culturale e politica per città più vivibili, giuste e solidali.