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Appartamento o stanza in affitto: quanto costa vivere a Bari e perché è difficile trovare casa

da | Ago 30, 2025 | Casa

La ricerca di un alloggio in affitto a Bari è diventata negli ultimi anni un percorso a ostacoli. Famiglie, studenti universitari e lavoratori fuori sede si trovano spesso di fronte a un duplice problema: canoni sempre più elevati e un’offerta limitata, soprattutto per i contratti a lungo termine.

Un mercato in tensione

Il fenomeno non è nuovo, ma si è accentuato a partire dal boom turistico e dalla diffusione delle locazioni brevi. Molti proprietari, attratti dalla prospettiva di guadagni più alti, hanno preferito destinare gli immobili ad affitti di pochi giorni o settimane tramite piattaforme online, riducendo così il numero di abitazioni disponibili per chi cerca soluzioni stabili.

A questo si aggiungono altri fattori:

  • Immobili sfitti o inutilizzati, spesso per mancanza di ristrutturazioni o per questioni ereditarie irrisolte;

  • Aumento della domanda da parte di studenti fuori sede (Bari ospita oltre 60mila universitari, di cui una quota significativa non residente);

  • Crescente flusso di lavoratori provenienti da altre regioni e dall’estero;

  • Rincari generalizzati legati all’inflazione e al costo della vita.

Il risultato è un mercato dove la disponibilità di appartamenti e stanze è inferiore alle richieste reali, con un conseguente aumento dei prezzi.

Quanto costa affittare casa a Bari

I canoni variano sensibilmente in base alla zona e alla tipologia di immobile. Secondo le più recenti rilevazioni di mercato:

  • Centro Murattiano e Umbertino: i monolocali superano facilmente i 600-650 € al mese, mentre i bilocali oscillano tra 750 e 900 €.

  • Poggiofranco e Carrassi: molto richiesti da famiglie e professionisti, con bilocali e trilocali tra 700 e 850 €.

  • San Pasquale e Policlinico: quartieri studenteschi per eccellenza, dove una stanza singola si affitta in media tra 250 e 350 €, con interi appartamenti a 650-800 €.

  • Quartieri periferici (Japigia, San Paolo, Stanic): prezzi più accessibili, con bilocali anche a 550-600 €, ma spesso a fronte di minore efficienza dei collegamenti o qualità abitativa.

Per le famiglie, trovare un quadrilocale a costi sostenibili è sempre più complicato: i canoni superano spesso i 1.000 € mensili, limite proibitivo per molti nuclei monoreddito.

📌 Nota: i valori riportati sono stime indicative, elaborate sulla base di annunci immobiliari e rilevazioni di mercato aggiornate al 2025. Gli importi effettivi possono variare in relazione a caratteristiche dell’immobile, posizione e tipologia di contratto.

Studenti e lavoratori fuori sede: una sfida continua

Gli studenti dell’Università di Bari e del Politecnico denunciano da anni la scarsità di alloggi. Nonostante l’ampliamento dei posti letto negli studentati, la richiesta supera di gran lunga l’offerta. Questo spinge molti giovani a condividere appartamenti, affrontando spese che incidono pesantemente sui bilanci familiari.

Anche per i lavoratori fuori sede – spesso con contratti a tempo determinato – accedere a un affitto lungo può risultare difficile. Non di rado i proprietari preferiscono contratti brevi o formule transitorie, considerate meno rischiose.

Cosa si può fare

Il problema della casa a Bari è complesso e non può essere risolto da un singolo intervento. Alcune possibili azioni:

  • Incentivare i contratti a canone concordato, che prevedono agevolazioni fiscali per i proprietari e canoni calmierati per gli inquilini;

  • Favorire il recupero degli immobili sfitti, anche tramite sgravi e agevolazioni per ristrutturazioni;

  • Rafforzare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica, oggi insufficiente a coprire le esigenze delle famiglie in difficoltà;

  • Promuovere forme di garanzia pubblica a tutela dei proprietari, per ridurre la paura di morosità.

Conclusioni

Affittare un appartamento o anche solo una stanza a Bari è diventato difficile e costoso. Le famiglie faticano a trovare soluzioni adeguate, mentre studenti e lavoratori fuori sede affrontano una concorrenza crescente.

L’APPC continua a sottolineare l’importanza di un mercato equilibrato: i proprietari devono essere messi nelle condizioni di offrire i propri immobili con serenità, usufruendo di garanzie e incentivi, mentre gli inquilini devono poter accedere a canoni sostenibili.
Solo un impegno congiunto tra istituzioni, associazioni e cittadini potrà restituire alla città un mercato delle locazioni più equo e inclusivo.

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